GGD Brescia, intervista con la co-founder Bianca Ferrari

Recentemente a Brescia sono nate le GGD Brescia.
Abbiamo il piacere di pubblicare l’intervista a Bianca Ferrari, una delle fondatrici.

W: Ciao Bianca, molti ti conoscono già, ci racconti comunque chi sei?
B: Sono semplicemente una ragazza che da circa 6 anni, dai tempi dell’università, ha iniziato a ad interessarsi a quello che in quel periodo era chiamato “Web 2.0”. Attualmente lavoro come social media manager in Gummy Industries, un’azienda che si occupa prettamente di comunicazione social. Per comunicazione social si intende prendersi cura della presenza di un brand online e della comunicazione all’interno dei vari social network.

W: Mi sembra di capire che questa “passione” per la comunicazione va oltre la quotidianetà lavorativa
B:  Esatto, anche perché chi si trova a fare questo tipo di lavoro è difficile che mantenga questa attitudine e passione esclusivamente durante le ore lavorative, fa quindi anche parte della propria sfera personale.

W: È noto anche il tuo impegno per quanto riguarda l’organizzazione e la promozione di Pane Web & Salame – sempre all’interno di Gummy Industries – è lampante questa voglia di portare fuori dall’azienda questa voglia di condividere e comunicare.
Immagino che sia per lo stesso motivo per il quale ti troviamo all’interno dello staff delle GGD Brescia. Ci racconti un po’ che cosa sono le GGD?         B: GGD è un acronimo che sta per Girl Geek Dinner, letteralmente cene di ragazze geek e nascono nell’agosto del 2005  da un’idea di Sarah Blow stanca di ritrovarsi in nettissima minoranza alle conferenza tecniche rispetto alla presenza maschile. Le GGD sono cene o incontri destinate a donne appassionate di tecnologia, Internet e nuovi media. Sono delle opportunità speciali per incontrare e socializzare con donne interessanti durante una cena. Vengono organizzate in tutto il mondo e sono eventi unici e assolutamente divertenti.

Nascono come eventi senza scopro di lucro e organizzate da gruppi di volontarie.

Lo scopo di queste cene è far conoscere e unire le donne che lavorano in questo settore, quello dell’hi-tech, trasformandole in una comunità, in cui chiaramente anche gli uomini sono benvenuti ma con un’attenzione decisamente secondaria. La speranza è di vedere questi incontri moltiplicarsi in giro per il mondo.

W: Sarà quindi arduo partecipare per i maschietti…
B: In realtà, ci si incontrano anche uomini, ma ammessi a partecipare solo come invitati speciali di una donna e in numero limitato ad alcuni eventi.

W: Quindi le GGD sono una realtà internazionale, com’è la presenza sul suolo italiano?
B: In Italia le GGD sono presenti da più di 5 anni e al momento ci sono più di 10 gruppi attivi.

W: Quali sono le attività che portano avanti le GGD?
B: Come si può intuire l’attività consiste nell’organizzazione di cene informali. Si sa che davanti ad un buon piatto, e magari con un buon bicchiere di vino, è più facile chiacchierare. L’obbiettivo principale è quindi quello di fare networking al femminile condividendo le proprie esperienze professionali e personali legate alle tecnologie e tutto ciò che ne deriva.
Non si tratta di voler forzare una sorta di “femminismo tecnologico”, ma bensì incentivare il confronto nella sfera femminile per poi riuscire a portarlo anche all’esterno, sia nel proprio ambito lavorativo sia in altri contesti come le conferenze dove, in molti casi, la presenza maschile è ancora preponderante.

W: In questo momento a Brescia ci sono diversi gruppi/associazioni che favoriscono il networking, come WEBdeBS, Donne Brescia In, in cosa secondo te si distingue GGD Brescia?
B: Maggiore concretezza, più spontaneità e il desiderio di abbinare networking e divulgazione ad argomenti femminili. Si tratta anche effettivamente di cene in cui la partecipazione è eterogenea rispetto a esperienza lavorativa e personale, con l’aspettativa di un momento più dinamico di confronto in cui anche giochi o gadget diventano un linguaggio di relazione vero e proprio.

W: Chi sono le fondatrici di GGD Brescia?
B: Milo (Social Media e Digital PR),  Micol ( Web Copywriter), Elena (Designer) e Laura (addetta stampa e comunicazione)

W: Quando è nata l’idea GGD Brescia?
B: L’idea è nata all’inizio del 2011 e piano piano ha preso forma con le altre per poi concretizzarsi con la prima cena. Un ringraziamento speciale va a Flaminia che fin dai primi giorni ha appoggiato l’idea, anche se al momento non fa parte del team di organizzazione.

W: È passato più di un anno dall’idea alla prima cena, avete incontrato qualche difficoltà?
B:  A livello concreto ci sono state delle difficoltà iniziali perché volevamo iniziare con una serata gratuita ed essere il più autonomi e indipendenti senza contaminazioni esterne.

W: L’evento è stato un successo, ve lo aspettavate?
B: Si, siamo molto contente e  non ci aspettavamo che i  cinquanta biglietti delle serata potessero finire in meno di 7 ore dalla messa online! Ci aspettavamo una risposta positiva come partecipazione dato che avevamo avuto un forte interesse online e in termini di passaparola dopo l’apertura della pagina su Facebook, ma non con questa rapidità. La serata è stata un successo soprattutto grazie a tutte le persone che hanno creduto in noi e ci hanno dato il loro supporto, a cominciare da Buonissimo che ci ha aperto le porte del suo bellissimo Caffè Letterario.
Alla serata erano presenti tre madrine d’eccezione Linda, Luigina e Morena che ci hanno portato la loro esperienza sul tema della serata “Sei una girl geek se…”.

W: Qualcuno si è anche “lamentato” del fatto che non ci fosse più posto…
B: Non vorrei che si fraintendesse: non si tratta di chiusura nei confronti della partecipazione ma di una scelta organizzativa. Fissare anticipatamente un numero di partecipanti permette di ottimizzare le forze per garantire la buona riuscita dell’evento.

W: Avete già in mente quando sarà il prossimo incontro?
B: Non c’e’ ancora una data ufficiale, sicuramente ce ne sarà un altro entro la fine dell’anno, nel prossimo autunno. Normalmente ci sono dai due ai quattro incontri GGD all’anno: non sembra ma cercare di favorire la partecipazione di sponsor e condivisione di esperienze da parte di relatori esterni, unita ai tempi e dinamiche di una cena, ha bisogno di più tempo di quello che si possa pensare.

W: al prossimo evento potranno partecipare anche gli uomini?
B: Può essere, ma sempre in qualità di “accompagnatori”.

W: Potremmo fare un gemellaggio per il prossimo spiedogheddon…
B: Potremmo pensarci, per il momento l’idea è “salvata”.

W: Grazie Bia, complimenti ancora a te e alle altre quattro fondatrici per l’idea e per l’impegno! Ci vediamo al prossimo BrainPirlo!
B: Grazie a voi